Un bosco d'arte nomade nel cuore di Parigi : istallazioni, totem, ceppi magici, e animali bizzarri racchiusi dentro una chiocciola gigante ferma sulle rive della Senna.
E' La Foret Escargot, la foresta-lumaca, opera d'arte collettiva nata dal lavoro di 26 artisti di strada che si mescolano per creare, modellare, dipingere all'intero e all'esterno di questo microcosmo poetico in cui si intrecciano le storie e le forme delle creature di un bosco lontano.
Un mondo fatto di ricordi personali e oggetti che continuano a vivere mille vite diverse che si articolano in opere profonde e colme di rimandi alla letteratura come in “Prima ero piccola”, di Iza Zaro, un albero\casa, ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie, oppure come ne “Il Piccolo principe e la rosa di Djalouz”.
Decine di sentieri diversi su cui si dipanano le storie degli spirti della natura: acquari in cui nuotano pesci di plastica, alberi incantati strabordanti di souvenir personali, giraffe simili ai giochi d'infanzia, origami e lanterne cinesi.
Costruita in legno, metallo, gomma e diversi materiali di reimpiego, la lumaca vive al centro della Ville Lumiere nutrendosi dei suoi scarti: in osmosi con la foresta urbana che la ospita, è composta da materiali di recupero.
Un luogo in cui una piattaforma di polistirolo smessa può trasformarsi in un ragno gigante, in cui i vecchi fari delle auto diventano antenne luminose di una creatura fantastica, dove pvc, mobili e rottami sfuggiti dal ciclo effimero delle discariche e dei traslochi trovano una nuova vita dentro le opere d'arte.
Esaminando il piccolo mondo rinchiuso dentro La Foret Escargot i visitatori di tutte le età potranno interrogarsi sulla vita e sul futuro dei rifiuti che produciamo quotidianamente, apprendendo che il concetto di bellezza non è inseparabile da quello di nuovo.
Totalmente smontabile, questo bosco nomade ripartirà alla volta di nuovi cammini dopo il 10 settembre, tracciando la rotta della Buona Strada in altre città.