Passa al contenuto

Riciclo e arte per "ri-germogliare"

Nuova vita a se stessi e alle cose, con le buone pratiche

Rimettersi in gioco, ripartire da capo, da un pezzo di terra, concedendo nuova vita a se stessi, ad alberi e oggetti: questi gli ingredienti dell'ortogiardino Rigermoglio.

Un incendio che ha bruciato una struttura, il terreno e le piante; la devastazione del fuoco, terra bruciata; ecco da dove tutto ha avuto inizio.

In un paesino nei pressi di Cagliari, Rita, ha deciso di ricominciare da un progetto. Un orto-giardino esterno, una struttura interamente arredata con materiare di riciclo dove organizzare eventi e incontri formativi.
Nel 2008, un incendio ha bruciato interamente una struttura che era stata acquistata da Rita per motivi di lavoro, distruggendo, tra le altre cose, anche gli alberi di ulivo.
Un giorno, uno di questi ulivi, ha trovato la forza e il coraggio di rigermogliare.
Un piccolo gesto, tanto significativo che ha restituito a Rita coraggio e speranza. Un gesto che, nella sua semplicità, ha resettato e fatto ripartire la possibilità di un futuro all'insegna del verde e della reale opportunità di donare nuova vita alle cose.
Nel 2017, a Villasor, paesino vicino Cagliari, “Ortogiardino Rigermoglio” è stato inaugurato. Un ettaro di terreno dedicato a orti, alberi da frutto, fiori e piante di ogni genere. C'è anche un grosso capannone in cui si organizzano eventi come: esposizione di abiti realizzati interamente con materiali riciclati, incontri con pedagoghi e molte altre attività legate alle buone pratiche e al sociale.
Il riciclo è infatti uno dei principi alla base del progetto: un tema molto importante, quello del riciclo creativo, perchè si prefissa di mettere in luce il tema del rispetto per l'ambiente, del prendersi cura delle cose oltre al voler creare qualcosa di nuovo.
L'orto giardino è ora un luogo d'incontro, di rinascita e di arte. Incontri di poesia, proposte culturali e mercatini con produzione locale. 

Ma Rigermoglio non è l'unico esempio di terreno recuperato, a Torino, Scia131, è l'esempio concreto che cittadinanza attiva e verde pubblico possono cambiare il mondo.
Diego Gallea, ha preso un'area verde dismessa per riqualificarla al fine di renderla alla cittadinanza.
Anche in questo caso, si tratta di un progetto che ha richiesto grande sofferenza e sacrificio, che ha alla base uno scopo benefico; infatti, all'interno di scia131 è stata istituita una biblioteca, degli spazi di socializzazione nei quali è possibile scambiare opinioni, svolgere attività e partecipare ad eventi.

Due luoghi che sembravano persi, nel tempo sono rigermogliati. Due luoghi in cui lo scarto viene valorizzato e diventa ricchezza attraverso il recupero di oggetti che passano ad una nuova vita. Due luoghi di socializzazione e divertimento, di accoglienza e confronto, sulla via della Buona Strada.

Uovo alla Pop
Una frittata d'arte per le strade di Livorno