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Parigi contro gli spazi inutilizzati: si rende ufficiale l'occupazione

18 gestori immobiliari firmano per l'occupazione temporanea

Edifici inutilizzati, spazi vuoti che potrebbero ospitare mostre, poli artistici, centri aggregativi e chi più ne ha più ne metta. Finalmente da Parigi arriva una good news, una notizia che apre la porta alla Buona Strada. 

Da fine agosto 2019 infatti la città della Tour Eiffel, delle vie di Pigalle e Montmartre rende ufficiale l'occupazione temporanea di spazi inutilizzati. Con il primato in diverse iniziative che coinvolgono l'arte, come la prima galleria espositiva gratuita e aperta a tutti che galleggia sulle rive della Senna, la capitale francese è in prima linea (e anticipa l'Italia, ahinoi) per combattere l'inutilizzo di grandi spazi vuoti. Il giornale Le Parisienne annuncia che ben diciotto gestori immobiliari hanno firmato in maniera ufficiale un accordo di validità dell'occupazione temporanea di spazi non utilizzati, di locali vuoti che stanno per mesi, ma a volte anche anni, fermi in attesa di lavori. 

Il progetto tutto parigino ha preso forma dopo cinque anni di grande lavoro da parte di alcuni collettivi, associazioni, cooperative, che col tempo hanno visto aumentare la loro credibilità e hanno ottenuto questo grande risultato.

Occupare, seppur in maniera temporanea, gli edifici vuoti, significa incentivare attività che non potrebbero essere ospitate in città ai prezzi di mercato tradizionali: dall'economia sociale e solidale, alle attività culturali, associative e artigianali, fino all'ospitalità d'urgenza. 

Una delle pietre miliari di questo progetto, partito come un esperimento in questo senso, è stato condotto cinque anni fa dalla cooperativa Plateau urbain in un vecchio ospedale situato nel centro città, luogo che negli anni si è trasformato in un villaggio utopico chiamato Les Grands Voisins. Questo progetto è ancora oggi una realtà dinamica e polifunzionale, che ospita più di 140 associazioni, artisti, artigiani e start-up.

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