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MEP: La Poesia sui muri d'Italia

Movimento per l'Emancipazione della Poesia

Signore e signori, la poesia non si legge più sui libri, ma sui muri. Persone diverse tra loro, ma con un comune denominatore: l'amore per la poesia e la voglia di comunicare qualcosa, di emozionare, di diffondere un pensiero, un messaggio. Si definiscono poeti militanti, "lottano" attraverso l'attacchinaggio dei versi.

Avete mai visto fogli di carta stampati con frasi e parole attaccati ai muri della città in cui vi trovate? Potrebbe essere opera del MeP, il Movimento per L'emancipazione  della Poesia. Moltissimi i membri del movimento: gli autori si muovono in totale anonimato e si rendono riconoscibili solo attraverso una lettera e un numero identificativo: A.08, B.14, C.177 e così via, con infiniti numeri per ogni lettera, fino a Z.01.

Un movimento che porta arte, ideali e bellezza per le vie delle città d'Italia, da Firenze, dove tutto è cominciato, fino a Reggio Calabria e a Belluno, ma che sta cominciando a prendere piede anche all'estero, per ora  si trovano membri del MEP anche a Barcellona, Parigi e Amsterdam.

Sul loro sito, che spiega i concetti fondamentali del movimento, si possono trovare risposte tagliate appositamente per i curiosi, che sembrano le parole di un'intervista: "La scelta dell'anonimato, oltre che per ovvie ragioni legali, è motivata dalla volontà di mettere in primo piano la poesia piuttosto che i suoi componitori; ciò che facciamo non è una pubblicità a noi stessi in quanto singoli scrittori di poesie ed è quindi giusto che i nostri nomi vengano meno, almeno in questa fase. Ciò non significa che riteniamo che un testo poetico debba essere svincolato dal suo autore, niente affatto; crediamo però che prima di poter davvero apprezzare “la poesia di” sia necessario tornare a confrontarsi con “la poesia punto”." Questo a proposito dell'anonimato...

... e ancora: "Svariate sono le azioni concrete nelle quali si cimenta il Movimento per l'Emancipazione della Poesia. Fra esse la privilegiata è l'attacchinaggio di poesie sui muri delle città, in centro e nelle periferie, facendo attenzione a non affiggere i nostri fogli su opere d'arte o monumenti, per i quali nutriamo il massimo rispetto. All'attacchinaggio si aggiungono il volantinaggio, la diffusione di poesie in rete sfruttando i principali canali di divulgazione informatica, l'effettuazione di interviste per programmi televisivi e radiofonici, la realizzazione di articoli per testate giornalistiche, la pubblicazione di poesie su riviste, la registrazione di letture e la diffusione di queste su internet e per radio, la collaborazione con compagnie teatrali, con musicisti, con disegnatori, fotografi e street-artist, l'esposizione dei nostri testi in posti che ci offrono uno spazio, l'inserimento clandestino di poesie nei libri in vendita nelle librerie e in prestito nelle biblioteche, eccetera eccetera." Queste le parole a proposito delle azioni concrete.

Noi di Buona Strada non possiamo non parlare di questa libera espressione sui muri, del rispetto per le opere d'arte altrui, del fascino segreto che ricorda la Carboneria di un tempo. Un gruppo di persone che elevano i lettori, portano messaggi e inducono alla riflessione. Anche questo significa essere cittadini attivi. Guardatevi attorno quindi... potreste incappare nella lettura dei versi dei poeti militanti del MEP.

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