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L’arte di Strada che fa del bene ai cittadini

Inclusione e sorrisi aiutano a curare “tutti i mali”.

Che siano mali della società, come situazioni di degrado urbano o quartieri da riqualificare, o che siano invece mali dell'anima, come la depressione, o mali fisici, poco importa. Diversi studi hanno dimostrato che ridere e meravigliarsi aiuta a risanare un pò qualsiasi tipo di “malattia”.

L'arte di strada, principalmente l'arte del Clown, è quella di offrire a tutti i cittadini il diritto di ridere –; tanto per utilizzare i termini della richiesta del Clown Leo Bassi: “che il Diritto di Ridere sia sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Umanità”.

Quando parliamo di tutti i cittadini, non dobbiamo dimenticarci di chi non ha la possibilità di andare in giro per le strade: sono i bambini degli ospedali, gli adolescenti nelle carceri e tutti quelli che hanno effettivamente bisogno di veder loro riconosciuto il diritto di ridere, sentendosi inclusi in “ciò che di bello accade al di fuori della loro condizione”.

Sono molti quelli che utilizzano l'arte di strada per operare interventi mirati al fine di raggiungere proprio chi ne rimarrebbe altrimenti escluso: per Milano, uno degli esempi degni di nota è quello del SEAD –; Servizio Educativo Adolescenti in Difficoltà –; che si occupa di ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia. Il SEAD è stato creato per “la messa alla prova” dei giovani, dando loro la possibilità di intraprendere un percorso sano ed educativo, per riparare ai danni apportati alla società: preparando uno spettacolo che sarà poi presentato nelle scuole, i ragazzi hanno la possibilità di riscattarsi a livello sociale, utilizzando il loro operato artistico.

Il metodo per la Clown terapia ed il circo sociale è semplice: curare le persone, invece che con le medicine o la punizione, con qualcos'altro: l'amore. Sempre sul territorio lombardo è degno di menzione il PIC –; Pronto Intervento Clown –; nato per uscire anche dagli ospedali e “per risolvere le situazioni impossibili, là dove polizia, guardia medica, vigili del fuoco, carabinieri ed esercito non possono fare nulla….”. Ad oggi il progetto PIC è dotato di un ufficio e c'è una linea telefonica per richiedere l'intervento gratuito. In attesa di riuscire ad intervenire in maniera sempre più rapida e mirata, con un'adeguata mappatura, ci segnalano che si organizzano diverse “call to action” dedicate alla socialità: interrompendo il traffico, facendo sorridere i cittadini, entrando nei bar dove chi ha problemi col gioco d'azzardo trascorre l'intera giornata davanti alle classiche “macchinette”e anche andando nei campi accoglienza profughi.

Sono tantissime le realtà che si occupano di circo sociale e clownterapia in Italia, tra queste segnaliamo l'Associazione di Promozione Sociale “ViviamoInPositivo” , che con i fonadatori, Maria Luisa Mirabella e Sergio Pinarello, hanno dato vita alla Fondazione “Uniti per crescere Insieme Onlus” –; UCI.

UCI nasce per sostenere e promuovere progetti socio assistenziali e socio educativi utilizzando come strumenti principali clownterapia, teatro sociale e circo sociale. Attraverso il Circo Sociale e l'Arte-Educazione, UCI favorisce il protagonismo attivo, l'integrazione e la resilienza di bambini, adolescenti, giovani adulti e persone con disabilità. La pista del circo diventa così un simbolo di uguaglianza e parità dove i principi di unione, collaborazione, cooperazione, integrazione e crescita possono diventare realtà.

Tra i molti progetti della Fondazione segnialiamo il Progetto Casa Circostanza®, con sede tra la zona torinese di Barriera di Milano e Porta Palazzo, due quartieri che si possono definire “difficili”, appartenenti al tessuto urbano e sociale cittadino. Casa Circostanza® è il primo centro di aggregazione in Italia, completamente dedicato al Circo sociale: offre la possibilità, anche gratuitamente, a minori, adolescenti e giovani adulti della città di Torino, di sperimentare le discipline circensi in un ambiente educativo protetto, positivo e di crescita.

Abbiamo parlato con Luca Marzini e Sara Sibona, della Fondazione Uniti per crescere Insieme Onlus -UCI. La nostra chiacchierata ci ha portato a conoscere un pò meglio, seppur ancora in maniera superficiale, perchè ogni progetto meriterebbe di essere ulteriormente approfondito, alcune delle macro –; aree dove opera la realtà UCI.

Il circo sociale, inteso come pratica ri-educativa di strada, che avviene con una mappatura il più precisa possibile del territorio, si rivolge principalmente agli adolescenti e ai bambini, ma i tavoli di lavoro inerenti all'educativa di strada, si estendono con progettualità che arrivano anche al target dei giovani adulti. “Il lavoro della Fondazione, con il circo sociale, avviene in diversi luoghi della città di Torino “ –; racconta Luca, esperto di acrobatica aerea, clown in corsia per VIP –; ViviamoInPositivo e formatore di Clown in Corsia –; “ Dai giardini di via Carmagnola, al Parco del Valentino, in collaborazione con altre associazioni, fino alla sede di Casa Circostanza®.

“Il circo sociale rappresenta una valida alternativa al calcio e ad altri giochi con scopi aggregativi che i giovani fanno ai giardinetti e permette di avvicinare i fratellini di chi sta giocando.” –; Spiega Luca –; “La musica che utilizziamo, come l'hip hop e il rap, aiuta ad includere tutti.” Il fine del circo sociale però, non è esclusivamente quello di “togliere i giovani dalla strada” o da situazioni di disagio, ma di aiutare chi ne ha necessità, ad incanalare le sue energie in qualcosa di positivo, così i volontari di Uci, lavorano dove c'è bisogno di loro, in tutta la città, con utenze sempre diverse. Prima ci si avvicina, poi si giocola insieme, si fanno quattro chiacchiere e magari si riesce a portare l'attenzione su servizi altrettanto validi e utili, come ad esempio lo sportello lavoro, collaborando con le circoscrizioni della Città.

La Clown terapia con Vip -ViviamoInPositivo –; Clown in Corsia, nasce tra il 1995 e il 1997, sempre a Torino, da una crescita personale e professionale dei fondatori e dei volontari che ne sono parte.

Ad oggi i Clown in Corsia di Vip, sono più di 4000 e operano in tutta italia, appoggiati da oltre 50 associazioni federate sul territorio.

I volontari lavorano in diversi settori ospedalieri, tra i quali il reparto di pediatria e oncologia. A Torino si contano più di 200 Clown VIP che lavorano all'Ospedale Infantile Regina Margherita, al Martini, al Maria Vittoria e alle Molinette. Altri interventi avvengono in alcune case di riposo per anziani, in progetti mirati in collaborazione con il Sermig, nel carcere minorile Ferrante Aporti e ancora, in situazioni estemporanee, in Casa Ugi e Casa Oz.

“Lo scopo non è guarire le persone, ma far vivere loro, anche trovandosi dentro una camera d'ospedale, un'esperienza unica e meravigliosa all'interno del loro mondo. Noi lavoriamo per far vivere al paziente una favola, un sogno o anche soltanto una risata.”

Quando domando a Luca come reagiscono i pazienti, lui mi risponde –; “Ognuno di noi ha diritto di reagire alla malattia in modo diverso, le persone cambiano atteggiamento, pian piano si riesce ad avvicinarle, si prova far fare loro anche solo un'espressione più serena. A tutti i Clown che formo, dico come prima cosa che in questo mestiere si deve imparare a mettere il cuore e l'anima. Se ci mettiamo il cuore, il 99% del servizio è fatto. ”

A Sara Sibona, invece chiedo di spiegarmi come si fa a mantenere una Fondazione con così tanti progetti, molti dei quali compleatmente gratuiti. Sara mi ricorda che il 21 Maggio 2017, in molte città italiane, “si terrà la Giornata del Naso Rosso®, l'unica giornata dedicata alla raccolta fondi del progetto.”

La scelta di svolgere la manifestazione nelle piazze delle città, dove sono presenti ed operano le Associazioni VIP federate, vuole essere un messaggio della presenza capillare nel territorio nazionale al fine di dare visibilità ed ampia divulgazione al messaggio VIP e ai risultati ottenuti in questi anni grazie all'impegno di tutti i Volontari Clown.

Lo scopo principale della giornata è quello di raccogliere fondi destinati ai progetti di Vip Italia e di sensibilizzare l'opinione pubblica e il “Vivere in Positivo”.

Il progetto Casa Circostanza® invece si sostiene con il 5×1000, i bandi pubblici e privati inerenti alle attività proposte e tramite i weekend di formazione, che vengono svolti in tutta Italia.

Tra gli altri progetti della Fondazione Uniti per crescere insieme, ricordiamo:

CIRCOSPEDALE –; Circo Sociale in Corsia, che opera a:

• Torino: Ospedale Infantile Regina Margherita • Bologna: Ospedale Rizzoli • Milano: Ospedale De Marchi • Roma: Ospedale Umberto I

CIRCOMOBILE® –; Unità mobile di Circo Sociale per educativa territoriale e di strada. È; attivo dall'anno 2010 e svolge attività nelle Circoscrizioni 6, 7 e 8 della Cit tà di Torino.

CIRCOSTANZA® –; Percorsi di Circo Sociale a scuola, nelle carceri minorili e nelle comunità.

OLTRE IL CIRCO –; Progetto di Circo sociale dedicato a giovani e adulti con disabilità lievi e gravi.

Ci sarebbero moltissime realtà che lavorano duramente per trasmettere gli stessi valori delle Fondazioni e delle associazioni che abbiamo visto in queste righe e ci piacerebbe citarle tutte. Dedicheremo ampio spazio a progetti di pubblica utilità, rivolti all'aiuto di quelle fasce un pò più difficili della società. Per il momento ci complimentiamo con i volontari, con i fondatori, con i sostenitori e con tutti coloro che appoggiano e diffondono queste inizative, dette anche buone pratiche di cittadinanza attiva.

Nella maggior parte dei casi, la figura del clown e le altrettanto importanti pratiche legate al circo sociale, svolgono una funzione terapeutica, raccontando alle persone come sia possibile affrontare i problemi –; che siano di natura psicologica, medica o sociale –; vivendoli in maniera differente. Su questa base in tutta Italia si sviluppano attività di intervento coordinate con ospedali e strutture di degenza,reparti di cura dell'Alzheimer, case di riposo, scuole elementari, medie e superiori, asili, centri socio-educativi, centri di accoglienza per gli stranieri, campi nomadi e strutture diurne per chi ha delle disabilità. L'obbiettivo è… ridere e giocare, facendo perno su uno degli aspetti che spesso viene messo in secondo piano dalla maggior parte delle istituzioni: l'aspetto emotivo e la capacità di rielaborare le emozioni.

Fonti: Intervista condotta da Gaia Dallera al referente del progetto SEAD e PIC per la città di Milano

Intervista condotta da Nicole Ferrero a Luca Marzini –; formatore in clownterapia, operatore di Circo sociale e referente percorsi circomotricità infanzia e progetto Circomobile: educativa circense di strada presso la Fondazione Uci Onlus e Sara Sibona Coordinatrice pedagogica ed operartice di Circo sociale presso Fondazione UCI

http://www.giornatadelnasorosso.it/

http://www.unitipercrescereinsieme.it/

http://www.clownterapia-italia.it

Materiale fotografico: Gaia Dallera / Uniti per crescere insieme / Clownterapia –; Italia.