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L’arte (che) non sporca e non imbratta.

A Perugia un viale alberato diventa un museo a cielo aperto.

Capita spesso che le iniziative più semplici siano anche quelle con un maggiore impatto. È; quello che è successo a Perugia in Viale Faina, dove un artista sconosciuto ha deciso di creare una serie di opere d'arte a cielo aperto utilizzando esclusivamente elementi naturali.
Viale Zeffirino Faina è unanimemente considerata una delle vie più belle di Perugia, una lunga strada circondata da alberi, ideale da percorrere a piedi. Questa è diventata il laboratorio di Adriano Massettini, infermiere perugino che unisce la sua passione per l'arte con una profonda spiritualità.

Faccio queste cose perché mi aiutano a ritrovare equilibrio, a utilizzare in modo autentico il mio tempo libero. So che sono effimere, ma possono portare conforto e serenità anche agli altri. E poi sono un'esaltazione della natura, in quanto utilizzo solo elementi e materie prime naturali”.

Le cortecce d'alberi così si trasformano in figure umane, con occhi di gusci di noce, bocche sagomate con tappi di sughero e capigliature plasmate con ciuffi di foglie. Vere e proprie opere d'arte realizzate gratuitamente dall'artista, il cui unico obiettivo è quello di rendere tutto più bello e piacevole da guardare.

Ho cominciato sulla parete condominiale rovinata. I vicini hanno apprezzato questi miei prodotti e mi hanno pure incoraggiato”. Insomma una lotta al degrado tutta naturale, senza l'utilizzo di prodotti chimici ma solo con ciò che la natura ha generosamente elargito.
La sua arte non si limita alle cortecce degli alberi, ma comprende anche sculture sui muri raffiguranti simboli antichi e suggestivi della cultura egizia come il gatto, lo scarabeo, il sole, la luce. “L'umanità –; indipendentemente dalle epoche, dalle culture, dalle religioni –; si riconosce in alcuni simboli universali, di carattere vitale e spirituale” spiega l'artista che coniuga nella sua arte il lato puramente estetico a quello culturale.

Una filosofia, quella del riciclo e della lotta al degrado urbano, che vede nel nostro Paese molti esempi, come l'artista Andrea Gandini, di cui abbiamo parlato in questo articolo http://www.buonastrada.net/notizie/155/.html, che nella Capitale ama scolpire i ceppi di alberi morti e dargli nuova vita, forma e bellezza.

Non è proprio questo che un buon artista dovrebbe saper fare?

Pittura e poesia percorrono lo Stivale
Una sorta di “Cammino di Santiago dell’arte”, dedicato alla condivisione, all’incontro e allo stupore. Claudio Jaccarino, la Compagnia dei Ritratti e i Diari di viaggio: ritraendo le coste e la gente d’Italia.