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La rivoluzione artistica di Nantes. Gli spazi della città ripensati dai creativi.

Un cambiamento sostenuto dalle forze economiche e politiche della regione della Loira

A Nantes l'arte la fa da padrona, una scelta politica che coinvolge la metropoli del grande ovest francese e i paesi che le stanno attorno. Capitale della regione della Loira ha sposato "Voyage a Nantes', così si chiama il progetto trasformato in una realtà internazionale di successo, che invita la comunità e i visitatori ad appropriarsi dello spazio urbano vivendolo attraverso ogni forma d'arte.

Una rivoluzione pilotata dagli artisti, voluta da chi governa, dagli imprenditori e dalle associazioni. Un investimento collettivo, che ha piegato spazi industriali storici al nuovo corso trasformandoli in una delle 40 tappe del viaggio. Perché l'arte è nel cuore della città, ma anche nei paesi dell'intero dipartimento, fa girare l'economia, fa sorridere i nantesi e i turisti.

La cittadina bretone, terzo porto di Francia, ha legato la voce turismo alla storia artistica concentrandosi sull'offerta museale ma anche su spettacoli di teatro di strada, sulle enormi installazioni, i concerti, i disegni dei writers e la fabbrica delle macchine dell'Isola, costruite con ferraglie riciclate nelle ex fabbriche e nei magazzini dismessi. E funziona.

Nantes vive di eventi creativi tutto l'anno, guarda il mondo con la lente della fantasia e della creatività, fino al 27 agosto propone il percorso urbano del suo 'viaggio', ma chiude l'estate a suon di jazz in banchina senza mai dimenticare, che l'arte nelle sue differenti declinazioni, è una delle facce più stimolanti dell'economia oltre a essere un ottimo antideprissivo per affrontare la quotidianità.

In questa piccola grande rivoluzione gli artisti giocano un ruolo di primo piano, perché sono gli arteefici del cambiamento. Non riempiono le strade, sono gli ideatori e il braccio esecutivo di una nuova filosofia che mette tutti d'accordo sulla necessità di far vivere gli spazi pubblici secondo un ritmo ritrovato.

L'idea è quella di riportare l'attenzione sulla potenza dell'estica, passando per la provocazione artistica, la riflessione, la voglia e la necessità di concedersi il tempo di guardare, partecipare, sentire e, magari, ridere di gusto da soli o in compagnia.

Dalle insegne dei negozi realizzati dai creativi alle banchine, che a fine estate risuonano delle note del jazz, fino alla 'Folle journée', 350 concerti brevi di musica classica a prezzi popolari, tutto ruota attorno all'arte e alla creatività. Il cambiamento è in motion.

Piazzetta Mosso si cura partendo dal coinvolgimento dei cittadini 
Coesione sociale 3.0