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La contrada dei Guardinfanti si tinge con le bombolette

A Torino la street art che “vende”


Una nuova iniziativa torinese, che coinvolge un quartiere del centro storico, adiacente ad una delle vie più conosciute e frequentate della città, via Garibaldi.
A far parlare di sé, questa volta non è un'artista noto, ma sono i negozianti della “Contrada dei Guardinfanti”.
L'associazione commercianti ha accolto con entusiasmo la proposta, pervenuta dalla presidente della contrada, di far dipingere le serrande dei negozi, trasformandole in tele vere e proprie, opere di street art che ritraggono frutta, verdura, orologi e ingranaggi, ma anche bizzarri animaletti e personaggi creativi, per portare colore in città.

L'obiettivo non si limita a voler rallegrare la via con i murales, ma i disegni servono anche per raccontare ai passanti le storie delle attività commerciali presenti nel reticolo di strade che comprende via Barbaroux, via San Tommaso e via Dei Mercanti. Storie di vecchie botteghe di quartiere, di commercianti presenti nella contrada da molto tempo, storie di persone che continuano a lavorare come “una volta”, prima dell'invasione della tecnologia, prima di amazon, prima dei grandi ipermercati e delle catene in franchising.

Oltre a raccontare i mestieri e le diverse attività, l'iniziativa - accettata con entusiasmo da più della metà dei negozianti, per un numero pari a circa 60 serrande dipinte - ha coinvolto gli studenti d'arte del Primo Liceo Artistico di Torino.

Dieci studenti hanno aderito a questo progetto, realizzando bozzetti e dipingendo le saracinesche. I ragazzi hanno potuto esprimere la loro creatività, testando un rapporto tra arte e quartiere, fuori dalla scuola, grazie all'acquisto, da parte dei commercianti, dei materiali necessari per realizzare le diverse opere.

Quello che una volta era conosciuto come il quartiere delle “lucciole”, o via delle prostitute, è in realtà una zona che racchiude ricordi preziosi, tradizioni centenarie e che trasuda storia: da ogni pietra del bugnato, da ogni finestra o portone dei palazzi che si affacciano sulle vie.

La speranza, per i commercianti, è anche quella di rendere la contrada dei Guardinfanti più frequentata da cittadini e turisti, di avere una sorta di ritorno d'immagine, riportando in auge un quartiere centralissimo, ma spesso poco considerato. Una street art che “vende” dunque, anche a serrande abbassate. Un bel progetto, che coinvolge i giovani e si intreccia perfettamente con il tessuto sociale della città. 

Guarda la gallery su La Stampa.