"L'ARTE NON SI FERMA.
IL FUOCO HA BRUCIATO L'EDICOLARTE DELL'AURORA SOLO TEMPORANEAMENTE.
RICOSTRUIAMO L'EDICOLA" Facebook, Togaci.
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile l'Edicolarte per Aurora è stata incendiata. Il progetto, di cui abbiamo parlato in un nostro articolo precendente, è nato un anno fa dalla curatrice d'arte Togaci, con la messa in opera dell'artista Luj Vacchino, per dare bellezza a un'edicola abbandonata in mezzo alle fabbriche, le OGM Officine Grandi Motori, che a Torino producevano motori navali.
Nel quartiere Aurora, a Torino, in un anno sono stati prodotti 30 interventi artistici che hanno creato una stratificazione corale di opere in un'operazione di arte urbana recensita e apprezzata in tutta Europa.
Togaci, insieme a molti altri artisti, ha voluto omaggiare un panorama post industriale unico in Italia, a ridosso del centro di Torino e abitato da una moltitudine culturale che ricorda i quartieri artistici di New York, Berlino e Londra. Come si legge in un post su Facebook, dedicato alla ricostruzione dell'Edicolarte, Togaci e gli artisti, insieme ai cittadini, non si sono fatti scoraggiare dall'orrenda provocazione di un gesto tanto meschino contro l'arte, la bellezza e la libera espressione.
"La disponibilità degli artisti ha costruito una comunità attorno all'Edicolarte per Aurora coinvolgendo abitanti, critici d'arte, commercianti, associazioni e la rete nazionale di edicolanti.L'arte non si ferma! Il fuoco di stanotte non ha distrutto l'edicola e nemmeno l'idea corale ma ha prodotto maggiore coesione intorno ad essa. Come per i campi di grano, che a fine stagione vengono bruciati per le nuove semine, così questo fuoco non ha distrutto nulla per noi, anzi diventa spunto per essere più determinati e certi della bontà di questa operazione. Da qui ripartiamo."
Così, più forte di prima, domenica 15 aprile l'Edicola è stata ricostruita, con l'aiuto di moltissime persone. Oggi, 19 aprile alle ore 18:00, ci sarà un ritrovo all'Edicolarte per Aurora, per discutere e presentare un progetto ancora più grande.
Nel tempo sono stati moltissimi gli artisti che hanno aderito al progetto, sia come singoli che in forma di collettivo. Questa grande solidarietà, questa unione con il quartiere e i cittadini, è la prova che l'arte è un valore aggiunto alla vita e come tale va protetto, celebrato e sostenuto. Questa è Buona Strada, unirsi davanti alle difficoltà, portare messaggi positivi e ricchi di bellezza, migliorare il vivere quotidiano. Siamo curiosi di sapere come si svilupperà il progetto!