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Due note col sax e il Presidente Fnas finisce su Facebook

Questo è il nostro pensiero, quello per cui ci "battiamo". Parola a Giuseppe Boron

"Questa mattina in piazza Kennedy sentire un sax che suona e sovrasta il rumore del traffico non ha prezzo. Grazie chiunque tu sia." Patrizia Z.

Queste le parole di Patrizia, cittadina di Milano, che il 1 aprile, il giorno di Pasqua, ha ripreso un altro cittadino che praticava l'arte in strada in uno spazio pubblico e ne ha caricato il video su Facebook, grata per il suono che l'ha certamente messa di buonumore. La cosa simpatica della vicenda è che il misterioso suonatore di Sax era proprio il Presidente Fnas, Giuseppe Boron, che la sera del 1 aprile si è ritrovato "postato" sul gruppo Fb - I lavori del Consiglio di Zona 8: guarda il video!

Da anni Fnas e in primis Giuseppe Boron, lavorano per difendere e valorizzare arti in strada e libera espressione, in quanto diritto di ogni cittadino. Il caso ha voluto che proprio il "suo suonare", la mattina di Pasqua, lo rendesse protagonista della gioia di una cittadina che per caso, si è affacciata alla finestra quella domenica di Aprile. Questo è un modo per dire a tutti quanto sia importante e fondamentale l'arte in strada, con tutti i suoi valori espressivi.

Giupeppe Boron ha scritto qualche parola sulla piacevole vicenda:

"Il giorno di Pasqua, mentre attendevo di pranzare con parenti e amici, ho preso il sassofono e sono andato nei giardini vicino casa a far due note. Stavo improvvisando sul giro armonico di “Anema e core”, cercavo delle belle frasi, studiavo. Da un balcone mi hanno ripreso e sono finito su Facebook con una bella dedica da parte di un'ascoltatrice per me sconosciuta. Ebbene, sono veramente felice di essere io l'esempio di quello che, come FNAS, da anni difendiamo e che vorremmo succedesse sempre più spesso nelle nostre città, ovvero cittadini che utilizzano artisticamente gli spazi pubblici. La libertà di espressione è la componente essenziale dell'arte di strada ed è un diritto di tutti che alza la qualità della vita nella città.

Si fa arte di strada quando si propone nello spazio pubblico una propria performance artistica senza essere legati ad alcuna componente spettacolare, l'unica cosa che conta è farlo nel rispetto delle regole del vivere civile. Può essere gioco, allenamento, prova, divertimento, provocazione e mille altre cose.
Bene, pensate, se invece della simpatica Patrizia, che mi ha filmato e postato, ci fosse stato uno zelante cittadino disturbato dal suono del mio sassofono anche a distanza: questo avrebbe potuto chiamare i vigili, che avrebbero dovuto multarmi, perché il regolamento di Milano proibisce l'arte di strada al di fuori degli spazi preposti, che, tra l'altro, devono essere prenotati. Io lo trovo scandaloso. Stiamo lottando per aprire le città a tutte le forme espressive, ma la cosa complicata è aprire le menti degli amministratori.

Forse con l'aiuto dei cittadini ce la possiamo fare. La FNAS con il progetto Buona Strada, promuove e sostiene tutte le buone pratiche della strada, e in questo momento siamo anche impegnati in una raccolta fondi per la piattaforma Arthecity, la creazione di una community nazionale che unisca tanti comuni amici dell'arte di strada. Abbiamo ancora 23 giorni e bisogno dell'apporto di tutti i cittadini sensibili. Questo è l'indirizzo web per sostenerci https://www.eppela.com/arthecity"

 

Ph. copertina: Adolfo Brunacci

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