Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre si è svolta a Mira la seconda edizione del Festival delle economie e delle relazioni solidali, impreziosita quest'anno dalla presenza di INES, Incontro Nazionale delle Economie Solidali. http://www.sipuofaremira.it/
Se l'anno scorso la presenza del presidente FNAS Beppe Boron aveva avuto il carattere dell'episodicità, per quanto significativa, quest'anno la Federazione è figurata a pieno titolo tra i partner della manifestazione, a partire dalla presenza nei materiali a stampa del Festival di un'ampia finestra dedicata al progetto di alcuni dei nostri “vecchi” artisti denominato Artisti in Via di Estinzione. Le parole d'ordine di questo progetto concepito da artisti sono diventate significativamente quelle del Festival stesso. A questo si aggiunga la presenza sul campo del nostro prode Presidente in guisa di suonatore di strada quale egli è, accompagnato da Luca Mancini e Davide Zisa. I tre hanno marcato il Festival e se ne può gustare la misura nel video appena messo in rete dagli organizzatori https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=HdxdrtHsChQ
Da non tacere altresì le perduranti criticità nel proporre l'approccio Buona Strada anche presso questi altri mondi. Se è vero che si sono iscritti alcuni sostenitori e abbiamo portato a casa una serie di contatti che speriamo diventino fertili, in sede di inaugurazione del festival ad esempio quando ho fatto un breve intervento ho colto nei miei interlocutori un perdurante disorientamento. Insomma la riqualificazione degli spazi urbani ANCHE attraverso le arti di strada sono accettate in linea teorica ma poi tradotte in prassi ancora con fatica. Sarà un processo lungo e faticoso questo di Buona Strada, ma forse proprio per questo stimolante; si stanno gettando le basi per una rivisitazione profonda dello stare al mondo di tutti i produttori di senso estetico, così squisitamente “inutile” in termini di tornaconto economico. Ma soprattutto, come ho avuto modo di dichiarare a Chiara Spadaro di Altraeconomia, siamo in presenza di nuovi cittadini attivi, che non producono zucche, pannelli solari o biciclette, ma una forma artistica che può avere un grande valore in un processo di riqualificazione degli spazi urbani, di formazione e di messa in discussione dei nostri stili di vita.
Vedremo assieme a che punto sarà questo processo in occasione dell'edizione 2018 del Festival. Buona Strada a tutti