Può un cassonetto diventare un'opera d'arte?
Nell'immaginario comune sono simbolo di sporcizia, parti necessarie dell'arredo urbano che tendono ad esser nascoste perché assolutamente anti estetiche... in Sardegna però, le cose vanno diversamente: grazie ad una felice intuizione del comune di Sassari, decine di street artist, muralisti, illustrator e writers, hanno dato vita al progetto gARTbage, "cassonetti d'artista".
Il nome del progetto punta su un gioco di parole che unisce la parole "garbage" (rifiuti) e art (arte): l'idea è quella di lavorare sulle grandi superfici dei cassonetti e dei compattatori per diffondere l'arte su questi spazi spesso ignorati. Così immaginazione e creatività, sono messi al servizio degli ideali di difesa ambientale, di valorizzazione del rifiuto e di rinnovata attenzione per il decoro urbano della città.
Attiva dal 2004 ad oggi, lo scopo dell'iniziativa è quello di trovare una connessione fra rifiuti, riuso e arte. Ogni anno un nuovo tema, che gli artisti utilizzano come ispirazione per le loro creazioni. In moltissimi, da diverse parti d'Italia (e non solo) partecipano ogni anno a questo contest pubblico per "colorare la città".
Il tema dell'edizione 2018 è stato il gioco, inteso come esercizio di fantasia orientato a produrre bellezza, trasformando la città in una galleria d'arte a cielo aperto.
I cassonetti d'artista sono tutt'ora presenti per le vie di Sassari, si possono dunque osservare semplicemente facendo una passeggiata e aguzzando la vista alla ricerca di queste particolari "tele" d'artista. Una bella iniziativa che ci ricorda che qualsiasi parte dell'archittettura cittadina può essere riportata in vita grazie all'arte e può trasformarsi in un vero patrimonio della collettività.
In Italia sono in aumento le iniziative come questa, da Nord a Sud, lo Stivale ospita continuamente nuove progettualità che vedono come protagonista l'arte diffusa e pubblica. Piccoli passi in direzione di una visione sempre più creativa e attenta, non solo a produrre bellezza in nome della riqualifica, ma rivolgendo l'attenzione anche alle esigenze ambientali. Molto bene!